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Teatro |
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Teatro Portaromana, tel. 02.58315896, dal 21 febbraio al 3 marzo
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Torna al Teatro Portaromana l'ultimo successo di Paolo Poli. Brevi racconti, canzonette, filastrocche e poesie - Rio Bo, Comare, Comare Coletta o Visita alla Contessa Pizzardi Ba - offrono a Paolo Poli la materia prima per istantanee d'epoca o ritratti folgoranti. La gigantessa e la nana, il gobbo e il ladro, la morfinomane, le porcellone: Poli fa rivivere sulla scena i personaggi dei testi di Palazzeschi, animandoli di tutta l'ironia irriverente di cui è capace. Sembrano scoperti dalla lente dell'entomologo, quasi a far da antenate al festoso mondo felliniano.
Lo spettacolo scorre veloce intrecciando le parole delle liriche e delle novelle a quelle di canzoni e "canzonacce" che ci riportano all'epoca della prima guerra mondiale, tra le mollezze del lupanare borghese, le impennate nazionalistiche del varietà e la fascinazione per tutto ciò che appariva esotico e sapeva d'oriente.
"Palazzeschi è uno di quei poeti che definirei sorridenti" ci suggerisce Poli. Un "saltimbanco dell'anima" che ha attraversato correnti letterarie e avanguardie con spirito sempre indipendente: Marinetti futurista e i suoi bombardamenti aerei, D'Annunzio decadente con le sue basilisse morte nei giardini abbandonati, Pascoli agreste col gre gre delle raganelle e i clop clop delle cavalline storne... Tutti vengono passati al setaccio dalla sottile ironia di Palazzeschi e a Paolo Poli non resta che rincarare la dose sommandovi il suo inconfondibile gusto per la contaminazione e la malizia intelligente del suo sguardo
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