A Bruxelles, Mons e Parigi un nuovo progetto musicale per sette strumentisti; una prima esecuzione anche alla Biennale di Venezia






Carlos Roqué Alsina
Alla Salle Cortot di Parigi si è tenuto il 25 gennaio un concerto straordinario dedicato a Carlos Roqué Alsina. Con lo stesso Alsina al pianoforte, Juan-José Mosalini al bandonéon, Alexis Galpérine al violino, David Simpson al violoncello, Louis-Vincent Bryuère al clarinetto, Renaud François al flauto, la cantante Sylvie Deguy e il pianista Lukas Schelliger, il "Portrait de Carlos Roqué Alsina" ha presentato pagine pianistiche di Mozart, Brahms, Chopin, Debussy, Schönberg e brani cameristici di Alsina. Fra questi Unity per clarinetto e violoncello, Passages per clarinetto, violino, violoncello e pianoforte e, in prima esecuzione assoluta, Tan Tango per bandonéon, violino e violoncello. "Tan Tango (dallo spagnolo "talmente tango")", scrive il compositore, "è un breve brano musicale nel quale un'idea centrale di fusione tematica caratterizza e domina essenzialmente lo spirito del trattamento armonico. Ricordi melodici, motivi diversi, modulazioni cangianti si articolano in un percorso fluido e conciliante. Con numerosi "temi" che agiscono più come elementi di transizione, la struttura finale (forma) appare come una felice conseguenza del loro convergere". Il 10 marzo, alla Salle Albert Legrand di Parigi, il percussionista Gastone Sylvestre eseguirà Éloignements.

Jean-Luc Hervé
Una freccia nello spazio del concerto
Il 15 marzo a Bruxelles per il Festival Ars Musica, il giorno successivo nella città belga di Mons, e il 21 all'Ircam di Parigi, Jean-Luc Hervé presenterà la sua nuova composizione, In Sonore per flauto, oboe, clarinetto, violino, viola, violoncello e contrabbasso, nell'esecuzione dell'Ensemble Itinéraire et Musiques Nouvelles diretto da Giorgio Bernasconi. È il compositore stesso a parlarci del lavoro, nato su commissione di L'Itinéraire e di Mons Musique. "In Sonore è un lavoro musicale per ensemble di sette strumentisti che si ispira all'idea di in situ nelle arti plastiche. Il pezzo è costituito di diverse sezioni; una sezione fissa, scritta una volta per tutte, che costituisce un brano centrale della durata di otto minuti, e una o più altre sezioni periferiche che vengono riscritte per ogni nuova situazione di concerto o per qualsiasi altra situazione in cui il lavoro può essere fatto ascoltare. Il ruolo delle sezioni periferiche è di situare il pezzo nello spazio sonoro che lo circonda. Esse sono costituite da gesti sonori della sezione centrale scritti nei materiali sonori del contesto. Nella versione che sarà eseguita in prima assoluta a Bruxelles, mentre un corto passaggio del pezzo sarà riscritto nel lavoro di un altro compositore che ha acconsentito ad associarsi al progetto, un altro estratto verrà fatto ascoltare in una versione elettroacustica diffusa da altoparlanti. Lo spazio del concerto verrà così come attraversato dal pezzo, di cui una delle estremità si sarà "affondata" nella materia del concerto (uno dei brani in programma), mentre l'altra estremità, ascoltata "nell'aria", uscirà all'esterno. Questa idea di attraversamento è presente nel materiale della stessa sezione centrale: una freccia che attraversa lo spazio delle altezze, dal basso in alto, e lo spazio del tempo, dal lento al rapido". Una novità per due pianoforti preparati è in programma invece il 10 maggio alla Biennale di Venezia, nell'interpretazione di Maria Carla Notarstefano e Riccardo Risaliti. Scrive Hervé: "Il brano è in tre movimenti, ciascuno dei quali rappresenta una deviazione da una situazione musicale neutra di partenza. Il pezzo farà, per così dire, nascire a partire dal "nulla", a tre riprese, un'immagine sonora colorata e gestuale tre volte differente". Fra gli altri appuntamenti con la musica del compositore francese, un'esecuzione di Dans l'heure brève per otto strumenti il 23 marzo all'Archipel di Ginevra, con l'Ensemble Contrechamps; il 26 marzo al parigino Ircam Déjà per pianoforte, Disklavier ed elettronica, interprete Jean-Pierre Collot; ancora a Parigi, il 28 aprile presso il Centre Pompidou, Rêve de vol per viola e clatinetto con solisti dell'Ensemble Intercontemporain.

segue da pag.1 (Fedele: Negli infiniti universi della musica)

orchestrali, sinora ruotanti su orbite più o meno indipendenti anche se sempre correlate, si riuniscono sovrapponendosi, trovando l'unità. Il Postludio è polvere di stelle&". Sempre nel mese di marzo, un'altra importante prima esecuzione attende Fedele: quella del nuovo concerto per flauto e orchestra, intitolato Ruah e creato su commissione dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, in programma il 21 e il 22 marzo all'Auditorium del Lingotto di Torino. Lo eseguiranno il flautista Giampaolo Pretto e la stessa Orchestra Rai diretta da Emilio Pomarico. È sempre Fedele a introdurre il nuovo lavoro: "I titoli di un'opera spesso indicano uno o più elementi forti sui quali essa si fonda, suggerendone così la chiave di lettura. Similmente ad altri miei lavori destinati agli strumenti a fiato - Flamen per quintetto o Richiamo per ottoni, percussioni e elettronica - l'idea del respiro e della funzione vitale a esso legata assume anche qui un significato fortemente metaforico che coinvolge l'organizzazione formale e le scelte estetiche. Ovvero, il fiato che "attraversa" lo strumento e che "produce" suono, musica e infine "senso", trasforma la sua funzione vitale in attività creativa e creatrice. Questo è il significato di Ruah, parola fondamentale della Genesi nel Vecchio Testamento: "alito","soffio vitale", infine "spirito". Così, partendo da questi presupposti, la composizione procede prima per tentativi circoscritti di formulazione di un fraseggio (come alla ricerca di un lessico che associ convenientemente i diversi fonemi in parole "significanti") raggiungendo poi, gradualmente, la definizione di un arco di figure musicali che si leghino tra loro secondo i principi di una sintassi organica sempre più percettibile. Come il fiato dà vita all'organismo, così, in questo caso, esso dà vita alla composizione della parte solistica dell'opera. L'orchestra è la sostanza di cui il flauto si nutre; è il contesto armonico nel quale questa metafora si realizza. Diversamente che in altri miei lavori precedenti, qui l'orchestra non è solo un ambiente di "risonanza"; essa svolge anche un ruolo di "matrice" delle figure

disegnate dal solista che riflettono nell'aria ora profili incandescenti, ora tenui tracce di colore. Come gran parte delle mie composizioni, anche questo nuovo concerto per flauto e orchestra è nato dalla stretta collaborazione con il solista che ne è il suggeritore e l'interprete al tempo stesso: Giampaolo Pretto, al quale mi lega un sentimento profondo di amicizia e di stima". Ancora una novità nel mese di maggio: la mostra personale di Lucia Romualdi al Museum van Hedendaagse Kunst di Anversa potrà contare come sonorizzazione su un lavoro di musica elettronica di Fedele (base per un futuro brano per pianoforte e elettronica). Per il 10 maggio è in programma la conferenza stampa di presentazione, per l'11 il vernissage della mostra. Numerose le altre esecuzioni di musiche di Fedele. Il 28 gennaio, a New York, è stata programmata un'esecuzione di Richiamo con il gruppo Speculum Musicae. All'Istituto Italiano di Cultura di Strasburgo il 1° febbraio l'Ensemble in Extremis con Christophe Bertrand, pianista e direttore, eseguirà Études boréales e Imaginary Islands (quest'ultimo brano sarà ripreso dallo stesso Ensemble il 27 marzo all'École de Musique di Saint-Louis), mentre il 14 febbraio si ascolterà Donax nell'interpretazione del flautista Mario Caroli. I Neue Vocalsolisten Stuttgart presenteranno Animus Anima nei giorni 20, 21 e 22 febbraio durante la Rassegna di Nuova Musica di Macerata. Alla Salle Cortot di Parigi, il 16 marzo, il flautista Mario Caroli, l'oboista Burkhart Letzner, il clarinettista Takashi Yamane, il fagottista Pascal Gallois e il cornista Jens McManama interpreteranno Flamen. Sempre Mario Caroli presenterà Dedica e Apostrofe il 21 marzo al Conservatorio di Foggia. Levante è in programma il 26 marzo al Théâtre Sébastopol di Lille, nell'esecuzione del Quartetto Parisii e della violoncellista Sonia Wieder-Atherton; gli stessi interpreti riproporranno il brano il 23 maggio alla Comédie di Clermont-Ferrand. Il violista Christophe Desjardins.eseguirà Elettra all'Ircam di Parigi il 7 maggio.