Al Teatro Regio di Torino, in programma nella stessa serata due importanti opere
 
































L'uscita di un cd monografico ha accompagnato l'acclamata prima spagnola del Concerto per violino e orchestra
 
Luigi Dallapiccola Ruggero Leoncavallo
Il prigioniero e Edipo re a Torino
Un doppio appuntamento operistico di particolare interesse è in programma il 15 maggio al Teatro Regio di Torino, con repliche nei giorni 19, 21, 24, 26 e 31. Il prigioniero di Luigi Dallapiccola sarà seguito dal raro Edipo re di Ruggero Leoncavallo. Dirigerà entrambi i lavori Yoram David, con la regia di Fabio Sparvoli e le scene di Giorgio Ricchelli; interpreti del Prigioniero saranno Raffaella Angeletti, Carmelo Corrado Caruso, Ezio Di Cesare, Alessandro Cosentino e Carlo Morini; di Edipo re Renato Bruson, Paoletta Marrocu, Alfredo Zanazzo e ancora Di Cesare, Morini e Cosentino. Come riporta il programma del Teatro torinese Il prigioniero (basato sul racconto La torture par l'espérance di Villiers de l'Isle-Adam e sul romanzo La légende d'Ulenspiegel et de Lamme Goedzak di De Coster) "è una meditazione sul tema della libertà attraverso la vicenda interiore del protagonista, nel tentativo di far prevalere la speranza sulla disperazione. Questa sottile introspezione è condotta per mezzo di una musica nella quale l'intenso lirismo non è disgiunto da una spasmodica tensione espressiva e da una costruzione di estremo rigore. L'opera è infatti costituita da tre serie dodecafoniche (il maestro istriano fu tra i primi italiani ad adottare la tecnica seriale) che simboleggiano preghiera, speranza e libertà. Sul modello delle opere espressioniste, Il prigioniero tende a strutturarsi in forme ben definite (due intermezzi corali, una ballata, un'aria in tre strofe e tre ricercari) e include ampi estratti dai Canti di prigionia (1938-41), il primo lavoro di Dallapiccola dichiaratamente impegnato, per quanto non ne condivida l'apertura ottimista. Eseguito alla radio italiana nel novembre 1949, Il prigioniero ebbe la prima rappresentazione l'anno successivo a Firenze, nell'ambito del Maggio Musicale".
Lo stesso programma del Teatro Regio riporta puntuali note su Edipo re, ricordando il contrasto, dopo il successo dei Pagliacci, fra l'entusiastica accoglienza alla musica di consumo di Leoncavallo e i tiepidi riscontri alla sua produzione più impegnata: "L'ultimo tentativo di cogliere un'affermazione nel teatro musicale maggiore si concretizzò in un'opera per la quali il librettista Forzano si rifece nientemeno che all'Edipo tiranno di Sofocle. Cominciata nel 1918 e rimasta incompiuta per la morte del musicista, l'opera fu portata a termine da Giovanni Pennacchio. Eseguita per la prima volta in forma di concerto a Chicago, il 13 dicembre 1920, Edipo re ebbe una effimera notorietà grazie alla prestazione di Titta Ruffo nel ruolo principale".
Il 1° febbraio il Festival Présences di Radio France, a Parigi, ha programmato Tempus destruendi-Tempus aedificandi di Dallapiccola con il Choeur de Radio France diretto da Roberto Gabbiani. Il 3 la Tartiniana seconda è in cartellone al Teatro Sociale di Rovigo.
Ricordiamo che è uscito per le Edizioni Suvini Zerboni il volume L'opera di Luigi Dallapiccola. Catalogo ragionato di Mario Ruffini (un'ampia presentazione è stata presentata sul n. 25 di ESZ News, giugno 2001).


Su Il prigioniero nel luglio 2001 alla Princeton University

Da The New York Times, 16 luglio 2001, Anthony Tommasini (&) In questa brillante partitura Dallapiccola, pioniere della musica dodecafonica in Italia, combina ingegnosamente le tecniche della composizione seriale con un genuino lirismo italiano (&) momenti di consonanza diatonica, gelidamente usati per suggerire il fugace percorso della speranza. Ci sono passaggi, specialmente nella vivida scrittura orchestrale, carichi di rigida angoscia e di spaventosa tensione. Ma Dallapiccola

prova che il serialismo può essere usato in modo da offrire ai cantanti linee vocali di incantevole liricità. Victor Benedetti, baritono dalla robusta voce, cattura le delusioni e la commovente tristezza del Prigioniero. Elizabeth Koch porta la sua grande, ricca voce di soprano e un temperamento ardente nel ruolo della Madre. Per quanto a volte incalzato vocalmente dalla musica, il tenore Randolph Locke, nel doppio ruolo del Carceriere e del Grande inquisitore, dipinge due avvincenti ritratti. (&) il direttore Patrick Hansen ha tratto andatura flessibile e vividi colori dalla Opera Festival Orchestra.
David del Puerto
Una significativa affermazione
Il Concierto para marimba y 15 instrumentos, Dolce per clarinetto in si bemolle e pianoforte, Mito per 13 strumenti, Verso II per clarinetto in si bemolle e violoncello, il Concierto para oboe y orquesta da cámara e Verso IV per pianoforte sono contenuti nel cd (col legno WWE 1CD 20069) distribuito in allegato alla rivista spagnola Sibila, n. 7, ottobre 2001. I brani sono interpretati dal Plural Ensemble diretto da Fabián Panisello, solisti Miguel Bernat marimba, Iván García clarinetto, Alberto Rosado e Ananda Sukarlan pianoforte, Ángel Luís Quintana violoncello ed Ernest Rombout oboe.



Sul Concierto para violín y orquesta, il 17 dicembre 2001 all'Auditorio Nacional di Madrid

Da ABC, 26 dicembre 2001, L. H.
(&) prima esecuzione spagnola del Concierto para violín y orquesta di David del Puerto (Madrid, 1964), a mio parere il momento più interessante della serata. In primo luogo per le peculiari qualità calligrafiche ed espressive che il compositore madrileno ha saputo plasmare nel lavoro, composto nel 1997 su richiesta del violinista che l'ha ora

presentato in Spagna e che lo eseguì in prima assoluta il 4 ottobre 1998 nel Wisconsin. (&) Già i primi tre minuti dell'introduzione orchestrale servono da non equivoca spiegazione delle caratteristiche microformali, come dell'alternanza fra l'incisivo e il lirico, di questo splendido nuovo esempio del lavoro concertante di del Puerto. Che ha trovato in Manuel Guillén un solista di prima classe, come l'accompagnamento formidabile, esempio d'attenzione ricca di sfumature, di José Ramón Encinar e dell'Orquesta de la Comunidad de Madrid.