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Operette |
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AL CAVALLINO BIANCO
Titolo originale: Im Weissen Rössl
Libretto: Hans Müller ed Erik Charell (dalla commedia omonima di Oskar Blumenthal e Gustav Kadelburg)
Musica: Ralph Benatzky con la collaborazione di Robert Gilbert, Bruno Granichstaedten e Robert Stolz
Prima rappresentazione: Berlino, Grosses Schauspielhaus, 8 novembre 1930
PERSONAGGI
Versione originale Versione italiana
Josepha Vogelhuber,
ostessa (soprano) Gioseffa
Leopold Brandmeyer,
primo cameriere (buffo) Leopoldo
Wilhelm Giesecke,
industriale (comico) Zanetto Pesamenole
Ottilie, sua figlia (soubrette) Ottilia
Otto Siedler, avvocato (tenore) Giorgio Bellati
Hinzelmann, professore Hinzelmann
Klärchen, sua figlia (soubrette) Claretta
Sigismund Sülzheimer (comico) Sigismondo Cogoli
Kaiser (Franz Joseph II) Arciduca
Der Piccolo, cameriere Rudi
Kati, portalettere Kati
Una coppia di sposi
Il Borgomastro
Il Guardaboschi
Il Maestro
Cameriere del Kaiser
Franz
Fräulein Weghalter
Capitano del vapore
Zenzi
Martin
Johann
Turisti, Servitori, Popolo, Cameriere.
(2.1.2.1. - 3.3.3.0. - Ar. - Cetra - Cel. - Armonica - Chit. - 2 Perc. - A.:8.7.6.5.4.)
LA TRAMA
Atto I
St. Wolfgang, nel Salzkammergut (Austria), presso l'Hotel "Al Cavallino Bianco". La proprietaria, Gioseffa, è corteggiata da Leopoldo, il primo cameriere, ma lei si è invaghita di Giorgio Bellati, giovane avvocato italiano, che trascorre abitualmente le sue vacanze sul lago. All'hotel giungono anche Zanetto Pesamenole, industriale veneziano, e sua figlia Ottilia, che ben presto si innamora, riamata, dell'avvocato Bellati. Ma Zanetto ha in corso una causa con un certo Cogoli di Padova, per un brevetto contestato, e Bellati è proprio il difensore del suo avversario.
Atto II
Arrivano altri ospiti: il professor Hinzelmann e sua figlia Claretta, che possono permettersi solo un viaggio ogni tre estati a causa delle loro non floride condizioni economiche, e Sigismondo, figlio di Cogoli, inviato alla ricerca di un accomodamento.
Zanetto spera che Sigismondo sposi Ottilia, risolvendo automaticamente la questione. Ma il giovane si innamora di Claretta. La situazione si complica: Leopoldo ama Gioseffa, Gioseffa ama Bellati, Bellati ama Ottilia, Ottilia dovrebbe sposare Sigismondo che invece ama Claretta. Nel bel mezzo di queste tresche amorose giunge addirittura l'arciduca, che viene accolto con tutti gli onori; ma Leopoldo non riesce a trattenersi dal fare una scenata di gelosia a Gioseffa, colta in tenera conversazione con Bellati.
Atto III
Gioseffa si scusa con l'Arciduca, che comprende la situazione e la indirizza verso Leopoldo. Il lieto fine non è lontano: le coppie sono ormai formate. Sigismondo e Claretta, Leopoldo e Gioseffa, Bellati e Ottilia. A Zanetto non resta che benedire le nozze della figlia con il nemico di un tempo, ma può consolarsi: Cogoli ha rinunciato al brevetto.
I PERSONAGGI
Il rapporto con la commedia di Blumenthal e Kadelburg giova sicuramente al testo dell'operetta: in "Al Cavallino Bianco" LA TRAMA è più consistente del solito e anche i caratteri dei personaggi principali risultano meglio delineati. Gioseffa (soprano), nonostante il piglio autoritario, è in realtà incline ai più ingenui sentimentalismi: per questo si sente attratta dal fascino del
bell'avvocato italiano. Leopoldo che l'autore ha immaginato come "buffo", presenta molte caratteristiche proprie del tenore tradizionale: innamorato respinto, incline agli scatti d'ira, ma capace anche del più tenero corteggiamento a base di rose anonime. Zanetto è un classico "burbero benefico", sempre pronto a brontolare; però, è la felicità della figlia la cosa che gli preme davvero. Quello di Claretta è un ruolo di soubrette molto particolare, che richiede sicure doti d'attrice comica. Sigismondo, ricco e viziato rampollo di famiglia ricca, si scioglie appena trova l'amore vero. L'altra coppia, Ottilia e Bellati, rientra invece negli schemi classici dell'operetta.
LA MUSICA
Ralph Benatsky, avvalendosi del circoscritto ausilio di Robert Stolz (che già era stato collaboratore di Lehar), di Robert Gilbert e Bruno Granichstaedten ha dato alle scene un arguto e malizioso idillio d'altri tempi, dove all'ottimistica adesione al modello sentimentale si univano una maggiore attenzione alla credibilità dell'azione e una notevole disinvoltura musicale. Molti sono infatti gli accenti dal gusto moderno, ispirati anche dalla progressiva affermazione, in quegli stessi anni, del "musical" americano.
Così, accanto ai valzer, alle marce ed alle melodie liriche troviamo ritmi sincopati e fox-trot. Il tutto è di ascolto gradevole ed immediato.
I NUMERI MUSICALI
Atto I
Introduzione
Canto della postina: "Holdirioh"
Coro: "Non vi è posto al mondo più bello"
Entrata di Leopoldo e coro: "Miei signori amabili"
Duetto Leopoldo-Gioseffa:"Mi pare un sogno, un'illusion"
Coro dei turisti: "Son le delizie di stagion!"
Entrata di Bellati e duetto: "Al Cavallin è l'hotel più bel"
Coro: "Mucca bella"
Duetto Ottilia-Bellati: "Negli occhi tuoi c'è un non so che"
Canzone di Leopoldo: "Geloso non son"
Finale atto I: "La stagione delle piogge"
Atto II
Introduzione e coro di venditori: "Mele! Pere! E belle prugne abbiamo"
Aria di Leopoldo: "Io per lei m'affannai"
Melodram
Duetto Bellati-Ottilia: "Una luce splendente"
Canzone-marcia (Leopoldo e balletto): "Noi ci congediam col sorriso"
Duetto Zanetto-Gioseffa con coro: "Nel Salzkammergut"
Entrata di Sigismondo: "E' Sigismondo il più elegante e il più giocondo"
Duetto Sigismondo-Claretta: "Una principessa m'ha invitato"
Zanetto-Bellati: "Il peccato qui non c'è"
Solo Jodlerin
Quodlibet di Leopoldo
Finale atto II
Atto III
Introduzione
Coro: "Piano, piano non facciamoci sentire"
Marcia dei tiratori
Aria dell'Arciduca e ripresa di Gioseffa: "Meglio val sorridere"
Coro: "Quando finirà il buon vino"
Duetto Claretta-Sigismondo:"Prima ero timida"
Finale atto III |
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