Operette
VITTORIA E IL SUO USSARO

Titolo originale: Viktoria und ihr Husar
Libretto: Alfred Grunwald - Fritz Lohner-Beda
Musica: Paul Abraham
Prima rappresentazione: Vienna, Theater an der Wien, 23 dicembre 1930

   PERSONAGGI
   Vittoria (soprano)
   Stefano Koltay (tenore)
   John Cunligtht (baritono)
   Riquette (soubrette)
   Jancsi (comico)
   O Lia San (soubrette)
   Ferry (buffo)
   Bela Porkolty (basso)
   Miki
   Un bonzo (tenore)
   Cori : Cosacchi, Ussari, Invitati, Giapponesi, Damigelle, Servitori, Dignitari di corte,       Cameriere.

   LA TRAMA
   Prologo
   In Siberia nel 1918. Il capitano degli ussari, Stefano Koltay, è stato fatto    prigioniero, assieme al suo attendente Jancsi, dai rivoluzionari russi. Lo    attenderebbe una morte sicura se, all'ultimo momento, non riuscisse a scambiare    il proprio violino in cambio della libertà.
   Atto I
   Giunti a S. Pietroburgo, Stefano e Jancsi trovano ospitalità presso l'ambasciatore    americano John Cunlight. Qui Stefano rivede anche il suo vecchio amore, Vittoria,    ora moglie dell'ambasciatore. Il ricordo va a quella fatidica notte, prima di partire,    quando Vittoria e il suo ussaro si giurarono amore eterno. Dal canto suo, Vittoria    credeva Stefano disperso in guerra. Ora sono entrambi vicini ma non liberi di    amarsi. Jancsi ha trovato un'intesa con la cameriera di Vittoria, Riquette,    ungherese come lui, mentre viene celebrato il matrimonio fra Ferry, fratello di    Vittoria, e la giapponesina O Lia San.
   Atto II
   Le spie sovietiche hanno saputo che l'ambasciatore americano nasconde un    controrivoluzionario e chiedono ufficialmente di consegnarlo nelle loro mani.    L'ambasciatore, che è un uomo di parola, rifiuta, ma Stefano si fa arrestare    spontaneamente.
   Atto III
   Un anno più tardi, nel villaggio ungherese di Doroszma si festeggia la sagra    dell'uva e, com'è tradizione, devono essere unite tre coppie: le prime due sono    formate da Jancsi e Riquette e da Ferry e O Lia San. Manca una terza. A sorpresa    giunge Stefano. L'ambasciatore lo ha liberato e ora lo consegna fra le braccia di    Vittoria, che in segreto lo ha sempre aspettato.

   I PERSONAGGI
   Come è caratteristica di Abraham, la coppia comica è raddoppiata. Due soubrette:    una più tradizionale (Riquette) e una più jazz ( O Lia San ), così come i comici    Jancsi e Ferry. A tutti e quattro sono richieste anche sufficienti doti di ballerini.    Vittoria è una donna che, pur negli agi, rimpiange la felicità perduta ed è turbata    dal giuramento di fedeltà che fece a Stefano. L'ussaro, più impulsivo, vorrebbe    riavvicinarsi a Vittoria ma, con grande coraggio, non solo vi rinuncia ma si    consegna spontaneamente alla polizia che lo ricercava. Finalmente un soprano e    un tenore con uno spessore psicologico più profondo! Umano, comprensivo,    signorile il ruolo baritonale di John Cunlight che riporterà a Vittoria "il suo ussaro".    Il borgomastro Bela Porkolty, simpaticamente pasticcione, sembra uno di quei    personaggi minori delle operette di Johann Strauss.

   LA MUSICA
   Ungherese di nascita, Abraham apre lo spartito con una czarda malinconica, ma    già nell'ouverture, ci mostra una buona originalità. Ci sarà un'altra czarda, fra    Jancsi e Riquette, giocata più sul piano della parodia e ad ogni numero lirico ne    consegue uno "leggero", come l'irresistibile duettino "La mia mamma nacque in    Yokohama"; il patetico duetto "good night" con a ruota la marcia ungherese. Una    varietà di temi molto gradevoli dove a far da padrone è il tema della nostalgia    magiara.

   I NUMERI MUSICALI
   Atto I
   Aria di Stefano: "Una donna sola al mondo c'è"
   Entrata di Vittoria con coro: "Orchidea gentil"
   Duetto Vittoria - Cunlight: "Pardon, madame"
   Entrata di O Lia San: "E sempre din don"
   Duetto comico O Lia San - Ferry: "La mia mamma nacque a    Yokohama"
   Duetto comico Jancsi - Riquette: "Ungheria"
   Finale atto I e scena del matrimonio
   Atto II
   Duetto comico Riquette - Ferry: "Do do do do"
   Duetto Vittoria - Stefano : "Tutto il mio mondo eri tu"
   Duetto comico O Lia San - Ferry : "Questa notte ricordi tu"
   Duetto Vittoria - Stefano : "Good night"
   Duetto comico Jancsi - Riquette "Della banda destan trombe e tamburi"
   Aria di Vittoria e finale II atto: "Presso al Newa la casetta"
   Atto III
   Strofe del borgomastro: "E' la festa qui del vin"
   Duetto comico Jancsi - Riquette: "Una ragazza schietta d'Ungheria"
   Finale atto III
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