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Stefano Gervasoni

Il compositore racconta:
"Ho incontrato Philip Levine (Detroit, 1928) nell'aprile del 2000 alla Fondazione Bogliasco (Genova), dove eravamo entrambi artisti in residence. Philip Levine è uno dei più famosi poeti americani contemporanei, vincitore del National Book Award (What Work Is, 1991) e di un Premio Pulitzer (The Simple Truth, 1994), e l'autore di più di una dozzina di libri di poesia. Incontrare lui e la sua poesia mi ha fatto immediatamente desiderare di mettere in musica i suoi lavori. L'anno scorso gli ho chiesto espressamente di scrivere una piccola, brevissima poesia per me, che io potessi usare in una composizione musicale. Philip fu così gentile da usarmi questa cortesia, benché la brevità non sia la dimensione usuale delle sue poesie. Per questa ragione mi sento a lui ancor più grato. Prima di tutto, la mia gratitudine va alla sua comprensione delle necessità della mia ispirazione e alla sua abilità al proposito. Le cinque poesie di Godspell, che io sono arrivato a considerare un ciclo strettamente legato, mi hanno condotto a sintonizzare il mio pensiero musicale con l'ironica, a volte parodistica, voce di Levine.
Questa voce esprime una visione pessimistica del mondo. Come Levine spiega in una breve nota che mi inviò con le poesie, nell'inglese antico (e, aggiungo io, nella Bibbia), il termine Godspell significa "buone nuove". L'idea del miglioramento delle condizioni umane, tuttavia, è costantemente scardinata nelle sue poesie. Ogni qual volta uno sviluppo, o una crescita, sono accennati, prendono l'aspetto di un processo degenerativo o di un accrescimento abnorme, come un tumore maligno. Il progresso è puramente quantitativo, e che possa essere qualitativo è soltanto un'illusione umana. Nel modo in cui è concepito nella nostra società - come un guadagno materiale, tecnologico o ideologico - il progresso non è in grado di creare un'autentica, umana crescita, o miglioramento, per non parlare di speranza o felicità.
Ho cercato di creare un equivalente espressivo dell'atteggiamento e delle strutture di Levine, in particolare della sua densa rete di riferimenti interni. La mia speranza è che la mia musica possa trasmettere il mio senso del valore della poesia di Philip".
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