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Luca Antignani

Luca Antignani presenta così il nuovo lavoro:
“Overlook Hotel rappresenta, come un po’ ovunque all’interno della mia produzione, una riflessione sul tempo e sulle due antitetiche modalità di rapportarsi ad esso: un tempo fortemente direzionato (di matrice occidentale) e un tempo circolare (di stampo orientale); simbolicamente, una linea e una spirale. L’organizzazione formale che utilizzo sovente, e che esercita su di me un’enorme seduzione a causa del paradosso di fondo su cui è fondata, è la contemporaneità di questi due modi di percepire il flusso temporale. Nel caso di questo lavoro, ci sono due "idee-personaggio" che marciano parallelamente ma il cui sviluppo formale seguirà una sorte antitetica: i tre rintocchi dell’elettronica, un gesto semplice, quasi primitivo, inizialmente sempre uguale a se stesso ma che nel finale subirà un’aberrante impennata, e la parte della fisarmonica, la cui evoluzione è estremamente direzionata (ai limiti del didascalico) fino all’inevitabile collasso, quando diviene un ebete pupazzo, imbambolato come vittima di un incantesimo. Topico, ovviamente, è il momento della doppia virata in termini di potenzialità di sviluppo dei due gesti”.
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