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Nomadi |
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Un trionfo atteso 39 anni
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Ci hanno impiegato la bellezza di 39 anni, ma finalmente ce l'hanno fatta: i Nomadi sono al primo posto della classifica di vendita italiana con l'album Amore che prendi, amore che dai. Una bella soddisfazione per un gruppo che ha fatto della genuinità e dell'impegno il suo punto di forza, a scapito di qualsiasi classifica. Per la band emiliana, alle prese con l'ennesimo tour, la soddisfazione di questo primo posto è comunque relativa, rispetto all'accoglienza del pubblico ai loro concerti: Se dicessi che non siamo soddisfatti, sarei bugiardo - ammette il tastierista Beppe Carletti - ma non posso neanche dire che è la più grande soddisfazione della nostra vita. Abbiamo vissuto per 39 anni senza avere questo premio dal pubblico, ma accontentandoci di tutte le altre cose, e sono state tantissime, che il pubblico ci offre ogni giorno . Un'attesa comunque lunghissima, che forse poteva essere più breve: Abbiamo realizzato dischi che ritengo ancora oggi eccellenti - spiega Carletti - e che mi piacciono ogni volta che li ascolto o li suono. Ma credo che Amore che prendi, amore che dai sia davvero un grandissimo disco e che il riconoscimento del pubblico sia assolutamente meritato . Trentanove anni di vita e non sentirli, il segreto di una longevità artistica come questa, unica nel suo genere, secondo Carletti è frutto di un'eredità generazionale: Abbiamo cantato per i padri dei ragazzi che ci ascoltano oggi. Credo che siano i padri che hanno parlato di noi ai figli e che, in qualche modo, siano riusciti a trasmettere a loro l'entusiasmo e il valore del nostro impegno. Sono convinto che se continuassimo, forse i ragazzi di oggi, padri di domani, continuerebbero a parlare di noi ai loro figli . I Nomadi, dunque, proseguiranno la loro vita artistica tra palchi e sale d'incisione, ma privilegiando sempre il rapporto con il pubblico: Credo sia la cosa che facciamo meglio e che sicuramente ci piace di più. Non vedo perché dovremmo rallentare. Sono convinto che sia esattamente questo che il pubblico ci chiede .
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