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| Ivano Fossati |
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In questo libro-intervista di Pietro Cheli, Ivano Fossati racconta trent'anni di sogni in musica, tra canzone d'autore e contaminazione di generi, strumenti e tradizioni, narrando luoghi raggiunti e mete future. Il volume e' accompagnato da un Cd che contiene alcuni tra i brani piu' rappresentativi del cantautore genovese, oltre a testi letterari da lui scelti.
Musicista raffinato, che ha fatto della lettura un punto di partenza e di riferimento continuo per le sue canzoni, Ivano Fossati si considera un buon lettore?
Direi proprio di si'. Conoscendo la media della non-lettura di questo paese, credo di essere addirittura un ottimo lettore. Senza presunzione, e' solo una questione numerica.
Quali sono state le sue letture di formazione?
Mi sono abituato a leggere molto fin da ragazzo. Penso di essere stato attratto per la prima volta da una lettura importante all'uscita dell'adolescenza, da Cesare Pavese: credo sia stato quello l'inizio della mia passione per la lettura.
Un altro libro della sua giovinezza?
Ricordo una forte sbandata per Henry Miller. Il mio periodo milleriano e' stato intorno ai 18 anni. Incontro importante, perche' al di la' dell'innamoramento per quel tipo di scrittura, ero penetrato nella letteratura americana di quegli anni, letteratura che aveva segnato fortemente un periodo culturale.
Letture piu' recenti da considerarsi significative nella sua vita?
Il "libro del cuore" di questi ultimi anni e' sicuramente Il memoriale del convento di Saramago. Ma ce ne sono anche altri: ho amato moltissimo gli scrittori russi. Ho avuto un bell'incontro con Oblomov e Goncarov, e poi il Bulgakov de Il maestro e Margherita e' di certo un altro mio "libro del cuore".
E gli autori italiani?
Mi piacciono tanto Claudio Piersanti e Marco Lodoli. Ce ne sono anche altri, ma sono solo questi gli autori che compero "a scatola chiusa".
Nella sua musica c'e' anche molta America Latina...
E' vero. E nell'elenco di prima dedicato ai "libri del cuore" ne ho dimenticato uno fondamentale, ovvero Dona Flor e i suoi due mariti di Jorge Amado. E poi un'altra meraviglia che voglio tenermi vicino appena posso e' Il poeta e' un fingitore di Tabucchi, che e' una raccolta di frammenti di Pessoa fatta, appunto, da Antonio Tabucchi: un libro piccolo e prezioso.
C'e' un libro che e' stato fonte di ispirazione di una canzone?
Qualche frammento di emozione da Jorge Amado e' arrivato. Non saprei dire da quale opera, ma di certo da quel tipo di scrittura qualcosa e' filtrato ed e' rimasto nel mio lavoro.
Quale libro consiglierebbe oggi ad un ragazzo?
Continuo a consigliare, e ormai sono anni, Il memoriale del convento . Un altro libro che indico e' L'anno della morte di Ricardo Reis , sempre di Saramago, oppure l'ultimo, Tutti i nomi : lo consiglio con convinzione perche' e' un testo di altissima letteratura, scritto come un poliziesco.
Ascolta i successi di Fossati nella Music Machine
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