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Un ristorante insolito, dove aleggia un'atmosfera da interno borghese russo di fine Ottocento. Le tende e le tovaglie blu, i mobili antichi, i lampadari di cristallo, i divanetti bassi addossati alle pareti, il caminetto: tutto contribuisce a dare l'impressione di trovarsi nel salone di un racconto di Cechov. Roman Rizanov, gia' chef al Metropol di Mosca, prepara con arte piatti italiani e russi, tra cui il "borsch", il pollo alla Kiev, la Strogonoff e la shuba, un delizioso, ma non propriamente leggero, tortino di aringhe. Se si regge l'alcool, si puo' fare come i russi e pasteggiare a vodka, per mitigare i rigori invernali.
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